A Town Where You Live

Kimi no Iru Machi – A Town Where You Live – è l’ultima love-comedy shounen di Seo Kouji ambientata nelle campagne di Hiroshima in contemporanea alla vicenda narrata nel manga Suzuka (per godere appieno i riferimenti che talvolta l’autore si diverte ad inserire vi consiglio di approcciare questo manga dopo aver letto Suzuka).

Haruto Kirishima, suo malgrado, sin da poco prima che inizi a frequentare le superiori, è costretto a una convivenza forzata con la esuberante Eba Yuzuki, che da Tokyo si trasferisce proprio a Hiroshima andando ad abitare dai Kirishima, amici di famiglia dei suoi genitori.

Il motivo per cui una ragazza debba trasferirsi da sconosciuti in un insignificante paesino rurale è totalmente incomprensibile per Haruto; Eba si dimostra assai svampita nelle prime fasi della conoscenza e questo sprigiona nel ragazzo sia un fastidio sia un senso “da fratello maggiore” anche se i due sono coetanei (vanno in classe insieme).

Il vivere in casa con una ragazza di pari età, sconosciuta, è motivo di grande imbarazzo. Haruto infatti è da sempre innamorato di Nanami Kanzaki, anch’essa sua compagna di classe, e il dover portarsi dietro un’altra, a suo modo di vedere, può generare fraintendimenti proprio ora che ha deciso di dichiararsi.

Il tutto peggiora quando, colpita dall’atteggiamento, seppur disinteressato, protettivo con cui il ragazzo nonostante tutto la tratta, Eba si dichiara innamorata di Haruto, sfidandolo con il fatto che in breve tempo lo avrebbe “obbligato” a contraccambiarla…

Preso alle strette, temendo che il suo mondo di insicure fantasie cada, Haruto, quasi involontariamente, si dichiara a Nanami che, imbarazzata e quasi in contraddizione con gli atteggiamenti che recentemente avevano dato speranze al nostro protagonista, lo rifiuta.

Come si comporteranno ora i due coinquilini?

La storia e i sentimenti, canonici punti di forza del modo di “fare manga” di Seo Kouji, si dimostrano sin dalle prime battute interessanti. La trama infatti ha numerosi elementi che presagiscono a risvolti più profondi che il triangolo amoroso di base può far pensare; elementi come il fatto per cui Eba si è trasferita, l’ambiguità di Nanami, sono chiavi che possono aprire rosei sviluppi narrativi futuri, visto che in Suzuka, l’autore ha già dimostrato di concepire le love-comedy in maniera da farle ruotare su sentimenti e problematiche reali, tutt’altro che platoniche.

La storie viene narrata come se il protagonista stesse descrivendo, raccontando, il suo passato.

Il disegno, altro punto forte, morbido, è veramente ben fatto: enorme l’uso dei retini. Il character design dei personaggi, specie le ragazze, ricorda quello, ancora una volta, di Suzuka, ma i caratteri dei protagonisti sono molto diversi: volendo continuare il paragone sono quasi ribaltati.

Haruto Kirishima è scontroso, rustico, e irascibile… ma che sa essere premuroso e gentile allo stesso tempo. Yuzuku Eba invece è all’apparenza svampita e sfacciata ma che sembrano proprio un esoscheletro per proteggere delle ferite recondite. Nanami Kanzaki invece è insicura, piena di dubbi, incapace di affermare i propri desideri e forse persino di capire se stessa.

Altro aspetto che merita di essere citato è l’ambiente. Seo Kouji ambienta questo manga nel suo paese natale a cui è profondamente legato: per questo oltre che la geografia ma anche le usanze e i costumi di quella realtà sono puntigliosamente narrati, poiché vogliono essere qualcosa in più di una semplice cornice alla narrazione.

Se amate il genere non potete fare a meno che dagli una possibilità!