Cross Over

Ogata Natsuki è un talento in erba del basket. Da sempre è stato il miglior giocatore della sua quadra, il più decisivo; così come è naturale che sia partecipa alla selezione della prestigiosa ‘Accademia Fujiwara’ da anni al vertice dei campionati tra le scuole superiori.

Così si trasferisce andando a vivere da sua zia. Durante la selezione, nella sessione che lo vede in attacco, mostra subito tutto il suo talento, ma… in difesa fallisce totalmente. Natsuki infatti è basso e nel confrontarsi con avversari molto più alti di lui non può far molto. L’esito purtroppo è scontato e infatti non viene accettato.

Uscito dalla palestra, camminando a testa bassa per la tristezza, senza accorgersene si scontra con una ragazza molto carina: Tachibana Mitsuki. Questa è la menager del club di basket della scuola superiore Mariannu e sta portando dei limoni zuccherati per sostenerla poiché quel giorno affronta in un match amichevole proprio il Fujiwara.

Natsuki non avendo altro da fare decide di seguire la ragazza per assistere alla partita; lo spettacolo però non è dei migliori. Il Mariannu non ha giocatori di livello e viene letteralmente sovrastato dagli avversari. Casualmente, a pochi minuti dal termine, un giocatore della squadra di Mitsuki si infortuna e la partita rischia di venire sospesa poiché non ci sono sostituti. Irritato dal comportamento dell’allenatore avversario che maltratta la ragazza, Natsuki decide di scendere in campo… proprio lui. Nei pochi minuti rimanenti, spinto dalla rabbia, gioca incredibilmente tanto che l’allenatore del Fujiwara rimane impressionato e al termine gli propone di entrare ugualmente, via raccomandazione, nella sua squadra, nella sua scuola. Ma oramai il futuro è chiaro davanti agli occhi del ragazzo: lui entrerà nel Mariannu e con questa squadra, dall’atmosfera per lui tanto famigliare e stimolante, sconfiggerà una volta per tutte quella squadra di arroganti del Fujiwara.

Questa volta Seo Kouji si cimenta in una storia sportiva senza però scordare il suo stile classico, quello della love comedy. Infatti nonostante il filone principale siano le vicende della squadra di basket, ci sono numerosi momenti e spunti di genere shounen-romantico tra i personaggi, in particolare fra Natsuki e Mitsuki.

La storia, seppur breve, senza avere articolazioni iperboliche è ben strutturata.

Lo stile del disegno non tradisce le aspettative: disposizioni spaziali, dinamiche e primi piani sono ottimamente disegnati.

La storia ovviamente non raggiunge i vertici qualitativi ed emozionali di Suzuka, palesemente ha una finalità totalmente diversa, ma sa divertire e incuriosire spingendo il lettore a sfogliare senza fatica le pagine che la compongono.