I’’S, Video Girl Ai, 100% Fragola… sono manga che vi sono piaciuti?
Se sì, non dovete farvi scappare Suzuka, un titolo che saprà sorprendervi per la sua originalità narrativa e per la qualità e intensità della storia.
La differenza principale rispetto ai titoli sopra citati sta che, se in I’’S e 100% Fragola il protagonista è un candido ma talmente laconico e insicuro di sé da non accorgersi che i suoi sentimenti sono corrisposti, né capace di notare quelli di tutte le altre belle coprotagoniste – più o meno spudorate che siano – e proprio nella sua incoscienza sta il motore delle vicende, in Suzuka avviene esattamente l’opposto: qui il protagonista da subito prende coscienza di sé, e nei primi volumi, convinto di essere corrisposto, si fa avanti… con un esito tutto da leggere che darà il “la” a tutte le vicende future e alla crescita del protagonista!
Yamato Akitsuki, iscrittosi a una scuola superiore a Tokyo, lascia il suo paese natio in una zona rurale di Hiroshima per trasferirsi nella metropoli giapponese. Appena arrivato decide di visitare la sua nuova scuola e lì si trova davanti a una scena inaspettata: una ‘dea’, una ragazza magnifica, intenta a saltare l’asticella del salto in alto, Asahina Suzuka… e il suo cuore non può fare a meno di palpitare. Non riuscendo a togliersi dalla testa quella ragazza così carina, arriva in ritardo all’appuntamento nel suo nuovo alloggio. Da quel giorno in poi, Yamato soggiornerà da sua zia che, però, gestisce un bagno pubblico-dormitorio esclusivamente femminile! Sarà l’unico maschio ad abitare lì e, in cambio, dovrà aiutare lavorando part-time, occupandosi delle pulizie dei bagni.
Subito è costretto ad assolvere alle sue mansioni, così, mentre pulisce le vasche, arrivano due studentesse universitarie in abiti decisamente succinti. La figlia della padrona, Miho, cugina e kohai di Yamato, subito lo avvisa che la più provocante delle due è una ragazza pericolosa per un tipo come lui: infatti l’avvenente ragazza ha l’abitudine di uscire con i maschi per poi farsi pagare… e, come da fama, non perde tempo e prende la mano del “povero ragazzo” mettendosela sul seno, per poi chiedere un risarcimento. Nel tentativo di aiutarlo, Miho spinge via Yamato, che finisce per cadere con l’altra in una posizione decisamente imbarazzante. Il caso vuole che proprio in quel momento arrivi Suzuka: a quanto pare, anche lei è ospite del dormitorio. La fortuna non è proprio dalla parte del ragazzo: quello non è decisamente il miglior modo per fare la conoscenza della ragazza che ti piace!
Sconsolato, il poverino torna in camera sua. Lì scorge una crepa sul fondello e decide di controllare la situazione. Nel farlo si appoggia e il separé cede sotto il suo peso: così Akitsuki-kun finisce nella stanza accanto, che casualmente è proprio quella della sua ‘dea’. Nonostante tutto, la situazione prende una piega positiva e Yamato fa la conoscenza di Suzuka, scoprendo che è un asso della quadra d’atletica della sua scuola e che ha la sua stessa età.
Sentendo parlare di sport, il nostro racconta la sua infanzia e il suo cimentarsi in ogni disciplina per divertimento, non in maniera seria, abbandonandole alla prima difficoltà con dei semplici “scusa, ma non mi piace più”. Questo atteggiamento infastidisce la ragazza, che lo sbatte letteralmente fuori dalla stanza urlandogli dietro che odia i tipi superficiali.
Così Suzuka, per calmarsi, decide di fare una sauna. Tra i vapori inizia a mostrarsi il suo vero carattere, il suo soffrire le pressioni per i risultati, il fatto che tutti la vedano solo come la “top one del salto in alto”. Pensando che, dimagrendo di qualche chilo, avrebbe avuto giovamento sulla sua elevazione, esagera e non si accorge di essere dentro la sauna da troppo tempo, perdendo i sensi. Proprio Yamato riesce a intervenire, salvandola. Quando la ragazza si riprende, inizialmente continuando con il tono con cui si erano lasciati prima, lo rimprovera per la sua stupidità per aver distrutto la porta della sauna, anziché usare le chiavi, ma poi scopre che anche un sempliciotto può avere parole capaci di consolare, proprio per il suo atteggiamento positivo e semplicistico capace di sminuire ogni problema.
Yamato sarà per Suzuka la finestra su un mondo, su una vita più adatta a ragazzi in età scolare, sulla spensieratezza di una vita che, oltre ai doveri, l’impegno e le diete, ha anche i sorrisi e il divertimento più semplice.
Quando inizia la scuola si ritrovano in classe insieme, e con loro ci sono anche due figure dell’infanzia di Akitsuki-kun: Yasanobu, ragazzo con cui da piccolo giocava e che si rivelava infido, usandolo sempre come scudo delle sua marachelle, e Sakurai Honoka, ragazza con cui Yamato avrebbe in comune un segreto.
Questo manga racconta delle vicissitudini di Yamato e del suo amore per Suzuka, dei suoi tentativi per conquistarla e di sport… infatti, pur di stare al suo fianco, il ragazzo sarà persino disposto, per la prima volta, a prendere seriamente qualcosa che richiede impegno, iscrivendosi anche lui al Club di Atletica… sarà forse il primo passo della sua maturazione?
Suzuka è un manga veramente ben fatto. Gli intrecci amorosi, le situazioni ambigue, protagonisti e figure che ruotano loro attorno come aiutanti o disturbatori sono tutti perfettamente sinergici.
La trama regge bene per tutti i 18 volumi, senza annoiare con situazioni ripetitive, con un nesso logico sensato pur applicato a scene comiche o ecchi.
Suzuka riesce a fare quello in cui titoli recenti come 100% Fragola avevano fallito. Dare spessore anche a una storia shonen classica, senza far assonare “classico” con “già letto”.
Il disegno di Seo Kouji è pulito, senza virtuosismi grafici ma perfettamente capace di suggerire le emozioni dei protagonisti. Preciso nelle vignette e nelle prospettive, non stona per nulla in ogni situazione.
Che dire ancora senza eccedere nello spoiler… c’è da sperare che arrivi presto anche in Italia!
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