Ocean Dome: il paradiso è nell'acqua

Spiagge affollate, sole cocente, mare pulito, calmo, tranquillo… bei ricordi, eh? Ah, se solo fosse sempre così…

ocean-dome-4

“Loro possono”! È il mio nuovo slogan, anzi, il NOSTRO nuovo slogan, perché a nanoda siamo tutti convinti che LORO possono, sì, decisamente. Chi? Ma che domande… i geni più geniali di tutto il mondo… i giapponesi!
Eh sì, dopotutto se non parlassimo del Giappone – e che Giappone – senza citare certe cose, veramente dovremmo chiudere i battenti, fare fagotto e tornare a fare il bidè ai babbuini (cos’è, non ci credete?); dunque, lasciatemi prendere abbastanza fiato…

Oh, eccomi pronto! Allora, avete presente l’oceano? L’acqua quella scura, grande, infinita, che ricopre circa il 70% del mondo? Bene… è bella, lucida, MA se piove o fa freddo si può solo guardare da lontano e fargli ciao ciao con la manina mentre si rimettono i costumi nei cassetti, o nelle scatole, si infilano gli infradito nel portascarpe, negli angoli più bui e ci si inizia a mettere maglioni ed aspettare che sia di nuovo estate. E qui vi volevo.
Sapete in Giappone per cosa hanno speso due BILIONI di dollari (ve lo scrivo in numeri? 2.000.000.000), di cui una gran parte (si vocifera un terzo) di denaro pubblico? No? Bene, ve lo dico io.

Spaventosamente gigantesco

Ocean Dome. La risposta alla domanda è il nome del più gigantesco parco acquatico del mondo, che vanta una grandezza (parliamo sempre di misure, che contano!) 300x100x38 metri, con tanto di oceano “finto”, spiaggia finissima e pulitissima, temperatura sempre perfetta, e tetto apribile… ovviamente oltre scivoli acquatici, costruzioni, sdraio, lettini solari, onde artificiali per chi vuole fare surf… devo continuare con la lista o vi è già venuta la bava?

Insomma, il nostro Vip dell’articolo è il luogo che ogni culturista, fighetta d’altri lidi e semplice maremaniaco desidera. Per la “modica” cifra di novanta $$dollari$$ è possibile stare quanto si vuole sotto un tetto al calduccio mentre magari fuori piove, in costume da bagno (magari di quelli nuovi, che non si bagnano nemmeno) e a sguazzare felicemente in acqua… sempre che non preferiate l’oceano, direttamente fuori lo stabilimento.

Il seagaia Resort

Il Dome, situato nella prefettura di Miyazaki, nel Seagaia Resort – territorio pieno di luoghi incantevolmente fantastici – si è guadagnato, oltre a un Guinness dei primati per la grandezza, anche miglioramenti continui che l’hanno reso un luogo affascinante, a metà tra i caraibi economici e realtà artificiale del futuro. Sebbene abbia chiuso diverse volte, a causa di investimenti-bancarotta, è stato perennemente pieno di turisti (estranei e non, come al solito), grazie alle decine di servizi che lo stabilimento offre. Sembra infatti che i giapponesi si dilettino a prendere il sole, che ha – purtroppo, diciamolo – conquistato anche la moda orientale, in quanto “occidentalizza” e “caratterizza” (si vogliono occidentalizzare? Che tristezza… erano bravi ragazzi), facendo così nascere nuovi modelli di ragazza che non desiderano altro che la loro pelle color cioccolato!

Guarda là! I Caraibi!

Un’industria del divertimento sempre più innovativa, quindi! Ma dopotutto sempre meglio questo che trasformare delle spiagge pubbliche in zone private per fare soldi, mettendo sdraio e ombrelloni a prezzi anche più ladreschi per quel che offre il litorale italiano, e con il rischio che vi mangino gli insetti, non credete?