Autoconclusivo

Autoconclusivo

Caro Sasuke,

mi sento uno stupito a scriverti questa lettera, soprattutto adesso che non ci sei più. Io che non ho mai avuto paura di dire le cose come stanno, io che sono sempre stato spavaldo e nient’altro. Ma se c’è una cosa che più mi spaventa, è vederti mentre rinunci a me, mentre non riesci a capire quanto ti ho voluto, sempre. Ti ho sempre considerato un mio rivale, perché nonostante ci assomigliassimo, tu avevi qualcosa in più, e non è l’abilità innata del tuo clan, non è lo sharingan. Avevi qualcosa, che nonostante fossi sempre zitto, solitario, avvicinava gli altri, se qualcuno mi rivolgeva la parola era solo per sfottermi, per dire che ero un imbranato, il rancore degli adulti hanno allontanato i figli, se per farmi accettare, ogni volta devo rischiare la vita… non ce la posso fare. Ma tu nonostante tutto mi sei sempre stato vicino, dopo tutte le lotte che abbiamo combattuto insieme, non ti sei mai accorto che avevo un mostro dentro di me, parlavi di vendicare il tuo clan, che nessuno poteva capire il tuo dolore, il dolore provocato dalla solitudine, ma Sasuke… io l”ho sempre capito, ho sempre capito cosa ti rodeva dentro nel più profondo, ti sto scrivendo queste cose, perché non ho mai avuto il coraggio di dirtelo prima, o forse lo faccio perché voglio lasciarti il dolore che ho provato, per farti sentire per sempre un rimorso, che non ti allontanerà mai da me. Sakura ha avuto il coraggio di dirti tutto! Si è dichiarata nonostante sapesse che non serviva a niente. Quando mi ha detto che ero l’unico a riportarti indietro… si sbagliava! Perché non ce l’ho fatta! Ed è questa la colpa che più mi aggrava, nel momento in cui mi hai sferrato l’ultimo colpo, prima che io svenissi…. Ho pensato solo ad una cosa… che ti amavo! Non mi importava se morivo, perché tanto la mia morta sarebbe stata la cosa più bella che mi sarebbe capitata, mi avresti liberato dalle mie più atroci sofferenze, mi avresti spento con la tua mano, il tocco più profondo che possa sperare da te in fondo.. eppure sono sopravvissuto! Non sono riuscito ad avere un tocco che avrebbe detto che io e te saremmo stati legati per sempre. Ora la smetto di scrivere queste cose insulse, e ti pongo solo una domanda, si può morire buttandosi dalla montagna con i volti degli hokage? Se sai la risposta fermami e dimmela, perché io adesso la vado a constatare! Perché nonostante ti abbia perduto non sono morto di crepacuore… Proprio perché ti amo. E non posso vivere senza te vado a porre fine alla mia insignificante vita…

Naruto

La notte era buia, un uomo correva per i boschi cercando di arrivare in tempo, per fermare la persona a cui teneva più della sua stessa vita, ma che non avrebbe mai avuto il coraggio di ammettere. Si fermò davanti a quella scena ‹NARUTO! NON FARLO! TI PREGO!› il ragazzo si girò, fece un passo indietro, ritrovandosi sulla sporgenza, sorrise ‹ti amo Sasuke! Adesso e per sempre!› un altro passo indietro e svanì, ‹NO NARUTO!› si ritrovò affacciato alla sporgenza. Ma l’unica cosa che vide fu del sangue, e il corpo che lo perdeva scaraventato al suolo. Iniziò a piangere ‹perché? Perché lo hai fatto?› il fantasma del ragazzo gli apparve dietro, abbracciandolo, e gli sussurrò ‹se non volevi farmi capire il tuo dolore… ora non importa più! Perché adesso… è soltanto mio!› due anime legate dal dolore, due cuori spezzati legati da un destino troppo crudele.