Gli “inro” 印籠 sono dei piccoli capolavori di artigianato, nati già nell’epoca Edo (1600 – 1868) per l’esigenza di poter portare con sé dei piccoli oggetti.
I kimono giapponesi non sono provvisti di tasche e portare con sé piccoli oggetti risultava difficile: per risolvere il problema sono stati creati gli inro. Prima della loro introduzione, tali oggetti venivano portati infilati nell’obi (ossia la cintura che si porta sopra il Kimono) e ogni tanto infilati anche nelle ampie maniche del kimono stesso.
Per alcuni oggetti particolari il cui trasporto poteva risultare comunque difficoltoso, l’inro aveva risolto questo problema.
Gli inro sono delle scatoline a uno o più scomparti, legati insieme da una cordicella che ne percorre i lati: tirando la cordicella l’inro si chiude, rilasciandola gli scomparti sono liberi di muoversi mostrando il contenuto. Nella parte finale della corda è legato un netsuke, ossia un pendaglio che serve a legarlo all’obi del kimono.
Veniva utilizzato per trasportare facilmente tabacco e medicinali e, grazie alla sensibilità giapponese, si è trasformato in un piccolo capolavoro artistico. Nati principalmente per risolvere un problema pratico, l’inro e il netsuke diventarono anche un ornamento. Dalla forma classica (come quella qui sopra) si sono inventate anche forme e decorazioni diverse, i materiali variano dal legno laccato nero con il sigillo di famiglia, ad altri piu elaborati con intarsi in avorio ecc.
Senza dubbio una menzione particolare va fatta per i netsuke (come questo bellissimo qui sopra, a forma di cicala) Anch’essi, inizialmente, erano più modesti e meno vistosi, creati per il mero utilizzo. Anche i netsuke, come gli inro, sopratutto nel XVII scoprirono nuova vita, diventando degli oggetti ornamentali e ricercati.
Gli artigiani giapponesi crearono tantissimi netsuke, la loro fantasia non aveva davvero limiti.
Solitamente i netsuke sono intagliati nell’avorio: le piccole dimensione ne fanno un’arte difficile, ognuna di esse rappresenta davvero un’opera d’arte in miniatura. Immaginate la pazienza di un intagliatore per scolpire tutti i dettagli, senza dover compiere il minimo errore, perché – come si sa – nella scultura ciò che si toglie non può essere rimesso. Un esempio di fine lavoro di pazienza è questo netsuke a forma di drago.
Una vasta collezione di inro e netsuke è presente qui in italia, precisamente al Museo di Arte Orientale Cà Pesaro di Venezia, che contiene una delle più importanti collezioni mondiali di arte giapponese del Periodo Edo.
Dove compro un inro?
Se siete degli spendaccioni e volete comprarvi un inro originale del XVIII secolo, potete cercare la parola inro sulle pagine di Graysantique.
Vi segnalo anche la pagina di E-bay dedicata agli inro con prezzi interessanti.
Come costruire un inro
Se vuoi provare a creare il tuo inro personale, puoi consultare questo interessante tutorial, che ti aiuterà nei vari passaggi che servono a costruire un inro.
della serie rukia il giorno nn ha ke cacchio fare ed ecco ke lascia il primo commento ahahahaha (uffa xkè nn ci stanno l emoticons qui dv pure mettermi a scrivere la risata)
cmq clicco x la pagina et voilà (si scrive cosi?!?! bu) un nuovo articolo …. molto interessante yuki grazie a te so qualcosa in più sul giappone ^_^
hmmm considerando ke sn disordinata e anke in una borsa piccola perdo le cose ( :””””( le scene di me ke si ferma in mezzo alla strada e grida “MA DV $%&§3$ HO MESSO IL CELL NN LO TROVO IN QUESTA £$%&$%& DI BORSA) mi servirebbero questi inro
Davvero Stupendi non ho parole *_*
che carini *O*
il drago è fantastico , e il coniglietto nel tutorial è così kawai
incredibile….i giapponesi della più piccola cosa ne fanno la più bella!….
…..si Yuki ma non vale tu hai il museo di arte orientale vicino a casa!! XD
Belliiiiiii………Sconoscevo l’esistenza di questi oggetti!! Mi piacciono trpp…:)
[QUOTE-START]SAJAnoALE @ 13/02/2009 – 10:46 – incredibile….i giapponesi della più piccola…[QUOTE-END]DAVVEROOOOOOOO?!? yuki qnd mi ospiti a casa tua?!? ahahahahha
(-.-” pretendo le emoticons pure qua cosi nn scrivo U_U)
Si davvero… bellissimi 🙂
Abito in Brasile a San Paolo ed ho racimolato una raccolta discreta di
circa 40 netsuke ed altrettanti inro’.
Sono interessato ad una valutazione e poi eventualmente ad una vendita.
Saro’ a Roma alla fine di aprile.
Estermerlini@gmail.com
Salve,
ho una vasta collezione di netsuke in avorio ed in osso che potete vedere sul mio sito:
http://www.bottegadeitesori.com
un saluto e buon anno
Questa proprio non la sapevo! Naturalmente è sempre tutto decorato O.o