La comunità sorda giapponese in un manga
Il manga che parla di tematiche omosessuali e della sordità

La comunità sorda giapponese: Hidamari Ga Kikoeru

Scopriamo un manga estremamente interessante, che oltre ad esplorare le difficoltà di persone omosessuali in Giappone, mostra le vicissitudini della comunità sorda giapponese: Hidamari ga kikoeru.

Hidamari ga kikoeru è un manga ideato e disegnato da Yuki Fumino, uscito in Giappone per la prima volta nel 2013. Pubblicato sulla rivista Canna, della casa editrice Printemps Shuppan, il fumetto conta due volumi. Ha, inoltre, un seguito di tre volumi, intitolato Hidamari ga kikoeru – Limit, uscito a due anni di distanza dal primo. L’autrice ha realizzato anche Saraba, Yoki hi, manga josei del 2015, sotto lo pseudonimo di Yuki Akaneda.

LA TRAMA E IL GENERE DEL MANGA

Il manga racconta la storia di due ragazzi universitari che si incontrano per caso e che decidono di fare un patto. L’esuberante Sagawa Taichi vive con il nonno ed è alla ricerca disperata di un lavoro che gli permetterebbe di avere maggiore indipendenza. Si imbatte in Sugihara Kohei, un bel ragazzo silenzioso che ha bisogno di una persona che prenda per lui gli appunti durante le lezioni universitarie e che gli promette, in cambio, pranzi gratuiti. I due diventano così da conoscenti ad amici ed esplorano uno i segreti dell’altro, fino ad innamorarsi.

Si tratta di un’opera BL, che sta per Boys Love, ovvero un genere molto in voga negli ultimi anni, che prevede la presenza di una storia d’amore tra due ragazzi, entrambi maschi. Questo si ricollega al genere shonen-ai, meno esplicito del corrispettivo yaoi, entrambi che riportano storie romantiche tra personaggi maschili. Questi generi permettono ai fan dei manga di esplorare il mondo LGBT+ e molte delle problematiche che questa comunità riscontra in Giappone.

Hidamari Ga Kikoeru

Oltre al viaggio di consapevolezza verso il proprio orientamento sessuale che attraversano i personaggi, il manga è estremamente interessante perché mette in luce un altro aspetto sociale, raramente mostrato: la comunità giapponese di non udenti. Kohei, infatti, necessita di aiuto durante le lezioni proprio perché affetto da disabilità uditiva, che non gli permette di sentire bene la voce dei professori. La sua disabilità lo porta, inoltre, a vivere numerosi momenti di disagio con i propri coetanei e a ritrovarsi spesso escluso da situazioni sociali.

Il manga riesce, così, a far riflettere il lettore sulle difficoltà che persone con problemi uditivi possono affrontare nella loro vita quotidiana, dalle relazioni con il prossimo fino alle possibilità di integrazione in campo lavorativo. Allo stesso tempo, però, anche attraverso personaggi secondari, dà punti di vista differenti su come vivere tale disabilità e come superare le avversità e gli stereotipi legati alla comunità sorda.

La comunità sorda giapponese

In Giappone la comunità delle persone non udenti (chiamate rousha 聾者) inizia realmente a formarsi dal 1947, grazie alla Federazione Giapponese delle Persone Sorde (Zen nihon roua renmei), che ha promosso il linguaggio dei segni tramite la pubblicazione di libri e la creazione di una comunità attiva e indipendente. La lingua dei segni, nata già alla fine nel 1800, vede una sua standardizzazione solo più tardi, poiché dall’inizio del 1900 essa venne bandita. Le persone non udenti, quindi, erano costrette ad utilizzare il linguaggio dei segni di nascosto e a preferire l’uso della lettura del labiale. Arrivare, inoltre, a uno standard linguistico, non fu semplice, per la presenza di numerose varianti e influenze dialettali. Oggi la maggior parte dei membri della comunità sorda utilizza la nihon shuwa, ovvero l’ufficiale lingua dei segni giapponese, evoluta e con le sue strutture indipendenti dal giapponese. Essi affermano la propria identità proprio grazie alla presenza di questa comunità, e grazie a scuole specializzate per studenti sordi, che tuttavia potrebbe portarli ad auto-isolarsi dalla società giapponese: il dibattito è ancora aperto.

I seguiti di Hidamari Ga Kikoeru

Se i primi due volumi del manga si concentrano sull’innamoramento dei protagonisti e sulle loro vicende in quanto studenti universitari, Hidamari ga kikoeru – Limit esplora più a fondo i problemi di comunicazione tra Taichi e Kohei, insieme alle difficoltà che quest’ultimo, in quanto persona sorda, deve affrontare dal punto di vista anche medico e nel campo del lavoro. I due, infatti, ormai cresciuti, devono avere a che fare con il mondo degli adulti, cercando, allo stesso tempo, di mantenere vivo il loro legame.

Il manga ha avuto così tanto successo che è stato realizzato un film in live action nel 2017, con l’attore Tawada Hideya nei panni di Kohei e Onodera Akira in quelli di Sagawa Taiichi.

Trailer del live action di Hidamari ga kikoeru

Fonti

Mondo Internazionale

, Lingua dei segni giapponese e la comunità sorda: Storie di appartenenza e identità culturale, di Irene Melinu
24hrya Book Blog, Hidamari ga kikoeru di Yuki Fumino Review, 24HR.YABOOKBLOG, 6&09&2016
Sito ufficiale rivista Canna comics
Account Twitter Canna comics
Account Twitter di Fumino Yuki

Secret XXX: Boys’ Love di Meguru Hinohara