Pratica dell'onmyoudou e Tokyo Ravens
Tokyo Ravens e onmyoudou

Tokyo Ravens e la pratica dell’onmyoudou

Tokyo Ravens  è un light novel di genere fantasy, scritto da Kouhei Azano. In seguito ne è stato tratto il  manga e anche l’adattamento anime. La storia introduce una premessa sulla pratica dell’onmyoudou, e di come essa venisse usata in Giappone durante la prima guerra mondiale. L’onmyoudou, letteralmente via dello yin e dello yang , è una pratica esoterica che nasce nel XX sec. con la fusione di Shinto, Buddhismo e Taoismo. Nel concreto, si può paragonare a quella che in occidente chiamiamo magia.

Trama di Tokyo Ravens

Yakou Tsuchimikado era un potente mago, che fu responsabile di un grande disastro spirituale. Questo disastro ha compromesso la stabilità del mondo degli spiriti, e le sue conseguenze continuano anche nel presente.

Ci spostiamo nel presente della vicenda, dove l’onmyoudou è diventato più semplificato e modernizzato, riuscendo a inserirsi nella vita quotidiana delle persone. Però non tutte le persone possiedono questo potere, che permette di vedere gli spiriti e eseguire magie. Un esempio è il protagonista Harutora,  membro della storica famiglia di onmyouji  (maghi) degli Tsuchimikado, che è stranamente nato senza alcun potere spirituale.

Nonostante il suo passato e le sue origini, Harutora ha vissuto una vita tranquilla come un normale studente. La sua vita subisce una svolta quando Natsume, sua amica di infanzia e anch’essa parte della famiglia degli Tsuchimikado, gli chiede il suo aiuto per aiutarla a risolvere un incidente spirituale. Harutora decide di mettersi in gioco e aiutare l’amica, risvegliando così il suo potere spirituale. In seguito, Harutora entrerà su richiesta di Natsume a far parte dell’accademia per apprendisti onmyouiji. Assieme al suo amico Touji e a Natsume conoscerà nuovi amici e affronterà sfide sempre più ardue, che metteranno alla prova le sue conoscenze magiche.

Notevole la colonna sonora, cantata da Maon Kurosaki.

Tokyo Ravens e Onmyouji
La copertina della colonna sonora di Tokyo Ravens, di Maon Kurosaki

Personaggi principali

Harutora Tsuchimikado

E’ il protagonista della serie. Nonostante sia nato nella potente famiglia degli Tsuchimikado, non sembra però avere alcun potere spirituale, trascorre infatti la sua vita normalmente andando a scuola col suo amico Touji. Dall’incontro con l’amica di infanzia Natsume, decide di iniziare l’accademia per onmyouji, che lo introdurrà alla pratica dell’onmyoudou. Più avanti nella serie si scopre che in realtà i suoi veri poteri spirituali erano stati sigillati, per evitare il suo risveglio. Infatti lui è la vera reincarnazione del temibile mago Yakou e non Natsume, a differenza di come si credeva. Più trascorre del tempo vicino a Natsume, e più si accorge di provare dei sentimenti per lei.

Natsume Tsuchimikado

Natsume appartiene alla famiglia Tsuchimikado, ed è amica di Harutora. All’inizio si pensa sia la vera erede della famiglia Tsuchimikado, nonché reincarnazione di Yakou, ma più tardi nella serie si vedrà come in realtà lei fa solo parte di un ramo secondario  e il vero erede è Harutora. Natsume frequenta l’accademia insieme ad Harutora, e dimostra da subito grandi capacità magiche, portando spesso in salvo i suoi amici. È innamorata di Harutora fin dall’infanzia, ma ha sempre tentato di tenerlo nascosto ad Harutora.

Touji Ato

Touji è un compagno di scuola, nonché amico di Harutora. Anche lui entra a far parte dell’accademia in quanto fin da piccolo è in grado di vedere gli spiriti. Da bambino è stato vittima di un disastro spirituale, che ha condotto un demone a impossessarsi di lui. Inizialmente ha un brutto rapporto con il demone dentro di lui, ma col passare del tempo finirà per prenderne il controllo e padroneggiarlo.

Suzuka Dairenji

Nonostante la sua giovane età, Suzuka è già considerata un prodigio grazie alle sue grandi abilità come onmyouji. All’inizio della serie si rivela essere un nemico per Harutora e i suoi amici, ma in seguito anche lei si unirà all’accademia e stringerà un rapporto di amicizia con loro.

La magia giapponese dell'
Simboli dell’onmyoudou: yin e yang, elementi

La pratica dell’onmyoudou

L’Onmyoudou

, come abbiamo detto,  è una pratica che possiamo definire magia, o anche come “esorcismo”. Si può anche definire come una fusione tra pratiche religiose, rituali occulti, teoria dello yin e yang e la teoria dei cinque  elementi del confucianesimo.

Per quanto riguarda l’ambito accademico, la pratica dell’onmyoudou è un campo recente di studi, infatti non vi è ancora un nome preciso per descrivere questa pratica, e viene definita religione, arte tradizionale, o appunto magia per renderla più comprensibile a un pubblico occidentale. Le persone che praticano l’onmyoudou, sono chiamati onmyouji, specializzati in divinazione ed evocazione. Uno dei poteri principali è quello di evocare e comandare uno shikigami, simili a quelli che in occidente chiamiamo famigli.

L’onmyoudou di oggi, che è mutato rispetto al passato,  viene definito “onmyoudou popolare” e viene usato principalmente come elemento per intrattenere la gente all’interno di anime e film. Viene definito come un misto di tradizione giapponese e cultura di massa.

In ambito mediatico, l’onmyoudou è apparso per la prima volta a fine degli anni 80’, e precisamente nel film Teito monogatari di Akio Jissoji, per poi riapparire e spopolare coi film di Youjirou Takita; Onmyouji e Onmyouji 2.  Probabilmente la comparsa dell’onmyouodou nei media televisivi è nata principalmente per trovare un nuovo modo di inserire poteri magici come nuova forma di intrattenimento. C’è però da dire che, inserendo questa pratica all’interno di anime e film, i registi hanno reso popolare un aspetto nascosto e a molti sconosciuto della cultura giapponese.

Fonti su Tokyo Ravens e pratica dell’onmyoudou

ファンタジア文庫

, Tokyo Ravens
東京レイヴンズ, STORY あらすじ
Japanese magic on the screen. Onmyoudou and onmyouji in the popular cinema, di Agnieszka kiejziewicz

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