ZeroIn è un manga d’azione, un titolo frizzante e divertente, che riprende la canoniche maschere del genere, una eroina tutta curve e un ragazzo impacciato, facendole intrecciare però sapientemente, così da creare una trama non troppo complessa ma salda e, spesso notevoli per il genere, sfaccettature d’introspezione.
Nazume Mikuru è un’agente del CPC (corpo speciale di polizia antisommossa civile), ossia un corpo esterno alla polizia, composto da civili altamente addestrati, che affianca le forze dell’ordine nel contrastare il crimini commessi con armi leggere con il solo scopo di rendere i malviventi innocui fino all’arrivo degli agenti veri e propri che hanno, solo loro, il diritto di compiere un arresto. Essendo una persone qualunque la nostra protagonista ha anche una vita come una qualsiasi ragazza della sua età: frequenta una scuola superiore in cui è considerata, per le sue doti fisiche e beltà, un idolo. Un giorno il caso vuole che nell’intervenire contro una rapina salvi Ko Shiraishi, un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola. Questo è un tipo apatico e incapace di ribellarsi, sicché è fatto facile bersaglio della angherie dei suo compagni più grandi e dell’indifferenza più totale dei suoi coetanei. Ko, avendo riconosciuto la sua salvatrice, trova in lei l’esempio per far fiorire la sua forza interiore: man mano che per questo i due iniziano a passare del tempo insieme, vengono a galla anche i punti deboli di Nazume, il cui principale è la sua incapacità di uccidere in combattimento a causa di un trauma infantile. Così entrambi trovano nell’altro lo stimolo per guarire le proprie ferite interiori e crescere, avventura dopo avventura, quotidiano dopo quotidiano.
Inoue Sora è il mangaka autore di questa opera.
Il suo stile di disegno s’integra completamente con lo stile narrativo: immagini quasi sempre in posizione dinamica per dare “azione” alla struttura grafica, un tratto deciso e consistente ben messo in risalto dall’uso dei retini… un disegno che s’incentra così prettamente nei personaggi porta non rendere rilevante il poco dettaglio che spesso gli scenari denotano.
Unico elemento a mio avviso poco convincente sono le scene “d’azione multipla” ossia quelle vignette in cui l’autore per disegnare la figura in pieno movimento aggiunge le scie dei suoi arti che, nelle immagini più cariche e dettagliate, rendono la lettura grafica un po’ complicata.
L’edizione italiana è curata da FlashBook, un nome e una garanzia.
La carta, la stampa, la resa degli inchiostri è perfetta. Ogni dettaglio è perfettamente messo in risalto come dovrebbe essere. L’adattamento grafico degli FX e onomatopee, tutte tradotte, è “invisibile”, così da integrarle perfettamente senza fastidiosi extrabaloon bianchi.
La localizzazione, traduzione di Susanna Scrivo e adattamento di Cristian Posocco, è ottima: nonostante sia un manga d’azione infatti ZeroIn ha un linguaggio ricco e pieno di sfumature, e la resa finale che propone FlashBook è decisamente in linea con l’originale, dando con le ampie, come da caratteristica di questo editore, note finali una fedele e stimolante lettura.
Dal punto di vista del “contenitore” segnaliamo la presenza della sovracopertina e la lettura mantenuta come l’originale destra a sinistra.
In definitiva un’edizione di qualità sotto tutti i punti di vista per un manga divertente, da leggere spassionatamente.
ma daiii! XDdisegni e storia meritano come minimo una stella in più!XD è fantastico come manga….XD